Welfare

Una terapia, ma non “alternativa”

Questa asoociazione é nata con lo scopo di assistenza e ricerca nel campo delle patologie neoplastiche

di Francesco Di Nepi

Cancellare la definizione di medicina alternativa e progredire sfruttando tutte le intuizioni che possono, nel campo scientifico, dare risultati evidenti. Con questo scopo i responsabili dell?Associazione italiana assistenza malati neoplastici, Centro Patrizia Rosato (Aian), si battono per il riconoscimento ?ufficiale? della terapia antitumorale, scoperta dal professor Luigi Di Bella, ottantacinquenne medico modenese. Nata dalla volontà della fondatrice Patrizia Rosato che, malata di tumore, dopo il fallimento della terapia tradizionale, si affidò al metodo del professor Di Bella, l?associazione ha come scopo la diffusione di una terapia antineoplastica non chirurgica e non chemioterapica. Ma non solo. È infatti attiva nel favorire, attraverso iniziative scientifiche, le relazioni tra quanti siano interessati da vari punti di vista al profilo preventivo, terapeutico e diagnostico delle patologie gravi. Anche per questo ha organizzato azioni di sollecito nei confronti del ministero della Sanità (che ha deciso di analizzare le cartelle mediche di cento dei diecimila pazienti finora curati da Di Bella) e presso la Commissione unica del farmaco, affinché si arrivi a dispensare, attraverso le Asl, i medicinali necessari a un corretto svolgimento della terapia. Ma non manca mai di sostenere tutte le persone che, colpite da un male che rappresenta ormai il trenta per cento delle cause di decesso, hanno deciso di affidarsi alla cura-Di Bella. Un metodo nuovo, ma non miracoloso.
Francesco Di Nepi

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